CAD PLM: quanti vantaggi puoi ottenere dalla loro integrazione?

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Nello scenario attuale, l’industria della moda si dimostra molto volatile, le tendenze sono molto dinamiche, le preferenze dei consumatori continuano a cambiare sempre più velocemente: è realmente possibile adeguarsi alle tendenze in rapida evoluzione? 

Molte case di moda adottano il metodo di programmazione Just In Time (JIT), che consente di ridurre al minimo il livello delle scorte e lo spreco di risorse economiche e finanziarie, aumentando l’efficienza complessiva del sistema produttivo e riducendo il tempo di risposta al mercato. La combinazione tra logica pull, secondo la quale sono le attività a valle della catena di produzione abbigliamento che indirizzano l’andamento di quelle a monte, e JIT permette alle aziende del fast fashion di adeguarsi immediatamente ai cambiamenti delle preferenze dei consumatori mediante l’adozione di una struttura di produzione più flessibile.

Secondo una recente analisi le aziende si stanno spostando verso la produzione digitale, che consente loro di pianificare e controllare il ciclo di vita di un prodotto in maniera rapida e smart. Nell’era dell’industria 4.0, le fabbriche di produzione di abbigliamento impiegano soluzioni software per eseguire l’intero processo di produzione limitando al massimo l’intervento umano. Lo sviluppo di tali concept di produzione di abbigliamento “intelligente” è identificato come una delle tendenze chiave nel mercato per i prossimi quattro anni. Per gestire tutto il processo della filiera produttiva, che include tutti gli stakeholders, è necessario avere uno strumento che faciliti al massimo la collaborazione e la condivisione di informazioni tra i diversi dipartimenti aziendali. Il PLM (Product Lifecycle Management) offre un workflow intelligente per archiviare e monitorare i dati relativi all’intero ciclo di vita del capo di abbigliamento ponendosi come obiettivo primario la riduzione del time-to-market, la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità.  Nel campo della moda, tanto più CAD e PLM sono integrati tra loro, tanto più è facile avere controllo e analisi dettagliate senza avere ridondanza di dati all’interno dell’azienda.

Un adeguato brainstorming su idee stilistiche e obiettivi di mercato da perseguire, e le sequenze di illustrazioni che descrivono per bozze, immagini, accessori e campioni di materiali i capi da realizzare – i cosiddetti storyboard – sono le due attività iniziali che danno il via ad una collaborazione sul prodotto-capo, con lo sviluppo di concetti, linee di produzione, temi e collezioni.

 

 

Grazie all’integrazione tra CAD e PLM, commerciali e responsabili dello sviluppo possono condividere una o più bozze con collaboratori esterni, fornitori e clienti che contribuiscono alla selezione dei colori, dei tessuti o dei motivi. Questi contributi iniziali sono fondamentali e, se sono state fatte le giuste scelte, sono in grado di far aumentare il numero di capi di successo che l’azienda può lanciare sul mercato. Mediante accesso ad un archivio centrale di colori si dà la possibilità agli stilisti di sviluppare delle ‘palette’ di colori stagionali riutilizzabili per tessuti, capi, accessori ed altri elementi. Lo stesso si può fare con i motivi tessili (texture), archiviabili, modificabili per successivo uso. L’accesso e la modificabilità di colori e texture nelle loro rispettive cartelle permette conseguentemente all’azienda di creare agevolmente le varianti sui tessuti dei capi per quanto riguarda colori e motivi (variantatura), e di modificare, anche nelle fasi più avanzate del prodotto, e con pochi click, un intero tema della collezione se non addirittura un’intera linea di produzione aggiungendo o rimuovendo dalle collezioni uno o più colori, uno o più stili. Devono essere poi scelte, organizzate e pianificate le varie linee di produzione. Integrando insieme le funzioni di progettazione, di merchandising e commercializzazione diventa possibile una progettazione del prodotto più organica che arrivi ad includere anche gli obiettivi finanziari e d’immagine.

 

 

Gli strumenti di disegno e modellistica mediante CAD 2D e fitting realistico CAD 3D integrato forniscono tecniche ad-hoc per il settore moda per velocizzare il tempo di disegno e prototipia virtuale ed accorciare i cicli di progettazione. Disegnando in scala con gli strumenti del disegno CAD automatico e ottenendo modelli digitali e fitting virtuali con vestibilità real-to-life si riduce significativamente il time to market.

Di solito i sistemi CAD sono accompagnati dai software di piazzamento per la progettazione del taglio automatico della stoffa sulla base di modelli ed ordini, sfociando verso veri e propri sistemi CAM quando arrivano a pilotare il taglio in modo automatico. Possibile e molto frequente è, poi, la possibilità di lanciare dall’interfaccia del PLM il programma CAD 2D/3D grazie alle funzionalità di visualizzazione interne al PLM. La gestione dei dati relativi al prodotto è il cuore dello sviluppo del prodotto stesso e dà la possibilità alle aziende di creare, rivisitare e approvare tutti gli elementi che poi formano le specifiche di un modello che poi va in produzione. Quest’area è stata tradizionalmente dominata nel passato recente dai sistemi PDM (e tuttora) e permette di concentrare in un unico ambiente specifiche tecniche, distinte base, modelli, note, bozze e altro.

 

 

Il PDM è il tassello fondamentale e spesso imprescindibile di una piattaforma PLM. La definizione dei costi è importante sin dall’inizio nel processo di sviluppo prodotto. Chiaramente, non vi è alcun interesse nel produrre un prodotto che costi di più di quanto lo vogliano pagare i clienti. Grazie alla mole di dati che il PLM gestisce si può arrivare a stimare in modo automatico il costo di un modello nel corso del suo sviluppo in modo che i modellisti possano conoscere prima lo sforzo economico che comporterà un certo modello, o linea di modelli, ed eventualmente operare al fine di centrare il ‘target price’, i.e. l’obiettivo di prezzo, fornito dal commerciale.  Ogni realtà produttiva considera i costi a livelli diversi, così come diversi sono i rivenditori PLM, e le soluzioni PLM fornite, per questo è importante che il sistema PLM adottato sia in grado di supportare le necessità dell’impresa, a seconda dell’approccio di gestione dei costi che essa vorrà impiegare. L’attività di gestione dei fornitori concerne la richiesta di prezzi e quotazioni delle materie prime, la valutazione dei costi e i compiti di selezione dei fornitori dei materiali. Quando prezzi e quotazioni sono automaticamente compilati fornendo un costo medio attendibile calcolato attraverso differenti metodologie, e con la visione di tutti i prezzi e quotazioni da tutti i fornitori (sia quelli con cui si è attualmente in collaborazione che quelli presenti nello storico), si può arrivare a prendere le decisioni migliori su materiali, componenti e fornitori in una fase più anticipata del ciclo di vita del prodotto.